Da alcuni anni la ricerca internazionale ha iniziato a mettere in risalto il rapporto, molto stretto, che intercorre tra partecipazione culturale, ben-essere psicologico e salute. Un collegamento che ha una storia antica.
Da vent’anni si stanno accumulando in questa direzione evidenze scientifiche e cliniche sulla rilevanza del contesto e della partecipazione culturale per il ben-essere delle persone. Dalle neuroscienze che rilevano biologicamente l’attività cerebrale, all’epigenetica (ovvero lo studio sui fattori, come gli stili di vita, che hanno impatto sul comportamento dei geni), alla PNEI, la psico-neuro-endocrino-immunologia, che dimostra come tutti i sistemi siano connessi. Come dichiara Enzo Grossi, direttore scientifico della Fondazione Santa Maria, figura di riferimento su questo tema, l’esposizione alla bellezza determina effetti benefici, oggi misurabili in modo rigoroso. Da uno dei suoi ultimi esperimenti, con risultati pubblicati su riviste ad alto impatto, Grossi tra l’altro ha evidenziato, attraverso l’analisi di tamponi salivari, come l’esperienza di visita alla più grande cupola ellittica dipinta, il Santuario di Vicoforte di Mondovì (Cuneo), abbia fatto diminuire drasticamente nei partecipanti la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
A questo tema fondamentale del rapporto che intercorre tra partecipazione culturale, ben-essere psicologico e salute, Sculture in Campo ha deciso di dedicare al proprio interno il Centro di Ricerca Cultura e Salute che, in collaborazione con ASL e centri sanitari nazionali e internazionali, intende essere un laboratorio di sperimentazione, ricerca e formazione tra operatori e organizzazioni culturali, sanitarie, socio-assistenziali ed educative.